L'OBESITÀ

Combatti l'obesità per migliorare la qualità della tua vita e sentirti bene col tuo corpo!

Mario Dini

Pallone Intragastrico

Il pallone intragastrico BIB (Bioenterics - Intragastric Balloon) è un dispositivo in silicone di forma sferica e superficie liscia.

E' dotato di una valvola radioopaca autosigillante che ne consente il riempimento una volta che è stato posizionato nel lume gastrico per via endoscopica.

In sedazione cosciente, previa anestesia locale con spray di lidocaina, si procede alla gastroscopia per verificare l’assenza di controindicazioni locali e il palloncino viene introdotto per via orale.

Una volta raggiunto il fondo gastrico, sempre sotto visione endoscopica, si riempie il palloncino con soluzione fisiologica e 10 cc di blu di metilene.

Il volume di riempimento può variare tra i 400 e i 700 cc in funzione delle caratteristiche morfometriche del paziente, anche se, solitamente, si utilizza un volume standard di 500 ml. Una volta riempito il palloncino si rimuove il catetere ad esso collegato mediante una trazione decisa. La procedura per il BAG (Heliosphere Air Filled Gastric Balloon) è analoga anche se il dispositivo viene riempito questa volta con aria.

Il pallone intragastrico determina un rallentamento significativo dello svuotamento gastrico e una stimolazione dei barocettori presenti nelle pareti dello stomaco che agiscono, per via riflessa, sul centro della sazietà.

I risultati hanno dimostrato che il pallone intragastrico è una procedura molto sicura con molti potenziali vantaggi: scomparsa o miglioramento delle comorbilità in oltre l’80% dei pazienti e buon decremento percentuale del BMI.

Il posizionamento del pallone intragastrico deve essere seguito dalla partecipazione ad un programma di terapia dietetico/comportamentale per il mantenimento del peso corporeo.

Il calo ponderale medio ottenuto nei 6 mesi di mantenimento del pallone è di circa 10-15 kg (circa il 20% dell’eccesso di peso), con un decremento più rapido nei primi 2 mesi.

Dopo il trattamento con un singolo pallone è stato osservato che il 30% dei pazienti riprende il 100% del peso dopo 48 mesi dalla rimozione; il 40% recupera meno del 50%; il 20% mantiene il peso raggiunto; il 10% dimagrisce ulteriormente.

Le indicazioni al posizionamento del pallone intragastrico sono:

  • BMI > 50, per la riduzione del rischio operatorio (sia per successivi interventi bariatrici, sia per altre procedure chirurgiche). 
  • BMI compreso tra 30 e 35 (obesità di I grado) non candidati ad intervento chirurgico. BMI compreso tra 35-40, nel caso di rifiuto della chirurgia. 
  • BIB test, in pazienti candidabili ad intervento restrittivo, ma con valutazione psicologica che richiede la necessità di monitorare il paziente prima dell’atto chirurgico.

Le controindicazioni al posizionamento del pallone intragastrico sono:

  • Pregressa chirurgia addominale, soprattutto gastrica (i rari casi di complicanze gravi dopo posizionamento di pallone intragastrico si sono verificati soprattutto in pazienti operati). 
  • Patologia peptica in atto. 
  • Instabilità psicologica e tossicodipendenza.
  • Ernie jatali > 4-5 cm. 
  • Malattia da reflusso gastro-esofageo. 
  • Epatopatie gravi. 
  • Cardiopatie e pneumopatie non adeguatamente compensate. 
  • Malattie infiammatorie intestinali croniche 


Le complicazioni immediate del pallone intragastrico comprendono:

  • reazioni avverse a sedativi o anestetici locali, 
  • crampi addominali o disturbi causati dall’aria introdotta per la gastroscopia, 
  • dolore o irritazione della faringe, 
  • aspirazione del contenuto gastrico, 
  • lesioni o perforazioni dell’apparato digerente, 
  • nausea, vomito e dispepsia nel periodo immediatamente seguente il posizionamento.

Tra le possibili complicanze tardive vi sono:

  • la migrazione distale del pallone usurato e semi-sgonfio e la sua espulsione per via naturale (8% dei soggetti), 
  • l’ostruzione intestinale per l’arresto dello stesso in una stenosi intestinale, colica o nella valvola ileocecale, 
  • l’ostruzione esofagea dovuta a migrazione retrograda, 
  • nausea, vomito e dispepsia persistenti (irritazione diretta della mucosa o blocco dello svuotamento gastrico), 
  • senso di pesantezza addominale, 
  • dolori addominali o dorsali, sia permanenti che ciclici, 
  • reflusso gastroesofageo, 
  • digestione rallentata, 
  • erosioni o ulcere (2% dei soggetti) che possono essere associate a emorragia e perforazione, 
  • infezione, febbre, crampi e diarrea al momento della rimozione in caso di una crescita batterica nel fluido di riempimento


Nella prima settimana dopo il posizionamento del pallone intragastrico i pazienti dovranno seguire una dieta morbida. Dopo la prima settimana potranno passare ad una dieta di consistenza normale che fornisca tra le 800 e le 1000 kcal/die, a seconda delle prescrizioni mediche.

I pazienti dovranno:

  • fare 3 pasti principali al giorno e 2 spuntini, evitando assolutamente i fuori pasto, mangiare lentamente masticando ripetutamente fino a sminuzzare bene i cibi, 
  • non bere durante i pasti, aspettare almeno 1 ora dopo aver mangiato prima di bere ed evitare le bevande gasate (acqua compresa), 
  • Spesso sarà necessaria un’integrazione vitaminica e minerale.


Il trattamento dell’obesità mediante il pallone intragastrico può essere vantaggiosamente realizzato in tutti quei pazienti con obesità non severa, quindi non candidabili alla chirurgia, ma che presentano dei danni legati a questa condizione. Inoltre può essere utilizzato anche in quei pazienti con obesità estremamente severa quando non sarebbe possibile eseguire direttamente gli interventi restrittivi per l’alto rischio operatorio.

Il trattamento endoscopico dell’obesità con posizionamento del pallone intragastrico è una metodica complementare, nel contesto di un approccio integrato dell’obesità, a supporto della terapia dietetica, fisica, comportamentale e chirurgica.